non odio il calcio, ma chi ne abusa

palla
prima premessa: il calcio italiano mi fa schifo, tutto
ogni cosa è falsa, è volgare, è maleodorante, si nota lo sporco lontano un miglio
nessuna legalità, nessuna sportività, nessuna credibilità
nessun senso, ormai

seconda premessa: quel ragazzo è morto perché il poliziotto ha sparato
non è morto perché era un tifoso, non è morto perché il calcio è malato o violento o marcio
è morto perché quel poliziotto aveva una pistola e l’ha usata contro di lui
punto

detto ciò, tutto quello che è successo dopo è inaccettabile, da qualunque parte lo si voglia vedere
certo, domenica si è giocato quasi senza problemi mentre solo pochi mesi fa l’assassinio di un poliziotto in circostanze simili aveva immediatamente bloccato il campionato, una decisione che pone l’ennesimo sigillo alla discriminazione tra morto e morto, già evidentissima in più di un’occasione
ma questo non giustifica nessuno dei tanti, troppi deficienti che domenica sera hanno pensato bene di vendicare la scomparsa di questo ragazzo nel modo probabilmente a lui meno gradito
così come la tristezza unanime che ci coinvolge in questa tragedia insopportabile non autorizza affatto le idiozie di circostanza pronunciate dai soliti volti corrucciati, troppo impegnati a farsi pubblicità per capire il lutto di una famiglia e di un intero paese e per gestire in maniera seria la situazione

e poi questo stato che non fa niente niente niente contro i soliti criminali che ogni santa partita inquinano gli stadi e a volte devastano un po’ della mia città
perché sono sempre gli stessi, parliamoci chiaro, sono perfettamente identificabili e raggiungibili e punibili, non ci credo che qualunque commissariato o posto di polizia non abbia facilmente a disposizione l’elenco con i nomi e le facce di questa immondizia umana
e invece fanno comodo a tutti, e si preferisce pensarli come un “blocco di tifo violento” e lasciarli lì a dare il loro repellente spettacolino settimanale
quelli pagano l’abbonamento ogni anno, ragazzi, e chi li tocca!

e poi il fatto di aver dato notizie con il contagocce per tutta domenica, che abile mossa strategica!
perfetta per tenere bassa la tensione, per non dare nessuna giustificazione alle interpretazioni, davvero intelligentissima, si vede che al governo ci sanno fare..

e poi tutti quelli che hanno chiesto la testa di amato per come ha gestito la cosa (come biasimarli), e poi quando amato va in aula a sentirlo ci stanno quattro gatti, ma che tristezza…

basta con il calcio!
fermatelo per un anno, veramente! per due, per dieci, ma fermatelo!
non volete fare niente per cambiarlo? va bene, si è capito, ma allora per lo meno staccate la spina per un po’
c’è un’ipocrisia di tutti che proprio non riesco a sopportare

ps: avevo scritto alcuni post sul calcio (1 e 2, per esempio), qualche tempo fa
incredibile come si fingano rivoluzioni, crollino cupole, sparpaglino triadi, muoiano innocenti, e a tutt’oggi non sia cambiato nulla

23 pensieri su “non odio il calcio, ma chi ne abusa

  1. INVITO!

    Si tratta di una vicenda che non dovevano sapere gli italiani per bene che finanziavano la stupidita dei furbi, per questo la verità non deve uscire come volevo,perché gli operatori dello stato ingiusti erano deciso e determinati ad impedirmi di farlo,perché contro i loro interessi ! Questo è la causa dello scontro frontale tra me e i membri dei servizi segreti privati che volevano usarmi per favorire gli interessi!La storia si legittimava senza nessun motivo fondato, soprattutto del punto di vista legale, politico, inoltre constava allo stato oltre 500 mila euro al giorno,perché i miei persecutori mi hanno dedicato 750 agente segreto che mi sorvegliavano 24 su 24 del 1990!La causa principale di violenza di stato in questa vicenda erano gli interessi dei membri dei poteri privati che prevalevano sull’interesse comune,

  2. Credo fermamente che le polemiche delle forze politiche che ideolizzino intorno a questa triste vicenda di morte e dolore, sia la cosa piu’ vergognosa che si possa fare. Ieri a BALLARO’ ho sentito un confronto acceso tra il paladino del giusto on Alemanno e il mite stoico dell’on Letta contraccarsi degnamente sull’accaduto di domenica mattina come due sanguinolenti faziosi rispettosi della loro politicizzazione senza il minimo rispetto per Gabriele. Oramai non c’è più, caro luca, la corretta sensibilità di stare esclusivamentr ZITTI davanti ad un martire, una ennesima vittima dal calcio italiano. Anche in questo caso si segue la regola di parlare senza contagocce. Basta che se ne parli pur strumentalizzando un senso demagogico inaccettabile.

  3. Non è affatto incredibile che non si muova nulla. Troppi interessi, troppi scheletri nell’armadio. A incominciare dall’ipocrisia di tutte le Società di calcio, passando per i troppi, troppi programmi “sportivi”, schierati o meno (ma tutti concordi nel lucrare sulle disgrazie).
    Lo ripeterò fino alla nausea (sopratutto altrui): o si cambia mentalità, come Popolo (tutto!), o qui i miei figli avranno in eredità un deserto morale e materiale impossibile da affrontare come persone civili.

    Per me, si chiudesse domani il Campionato andrebbe benissimo.
    Finchè si tratterà con gente come il “presidente” del Catanzaro che, subita una squalifica di quattro turni del campo (a causa dei “suoi” ultrà), anzichè fare ammenda, dice che vuole ritirare la squadra dal Campionato, non andremo da nessuna parte.
    E ci pigliano pure per il culo.
    Daniele

  4. è inaccettabile quello che è successo domenica: l’uccisione di quel ragazzo e le devastazioni.

    Solo una cosa: nn sono convinto che sospendere le partite, domenica, con tutta quella gente negli stadi sarebbe stato saggio.

    adesso, per me, possono chiudere gli stadi e buttare la chiave

  5. aver confuso omicidio/incidente e calcio non ha fatto che peggiorare le cose. e spero non volutamente.

    vedo una contraddizione tra la tua seconda premessa e il dire che
    “domenica si è giocato quasi senza problemi mentre solo pochi mesi fa l’assassinio di un poliziotto in circostanze simili…”.
    non si tratta di circostanze simili, affatto.
    per questo ritengo quel blocco giusto, questo (parziale) sbagliato.
    ciao

  6. Concordo con FrancoG. La correlazione tra l’omicidio del ragazzo e il mondo del calcio è stata artificiale e fatta in malafede. Il poliziotto che ha sparato nulla sapeva dei motivi della presunta rissa alla stazione di servizio; ha sparato e basta. E’ stato anche grazie ai tg e ai giornalisti, che hanno sparato stupidaggini per una mattinata sana, se poi gli idioti si sono “armati” per vendicare una morte che, in realtà, non chiede vendetta ma solo giustizia.

    Quindi è doveroso, secondo me, distinguere definitivamente l’episodio della morte del ragazzo dalla violenza del calcio (e degli pseudo-tifosi). Per il resto sono assolutamente d’accordo con Luca: il calcio italiano fa schifo, fanno schifo quelli che lo gestiscono, quelli che ci lucrano (più o meno onestamente), quelli che fanno finta di regolamentarlo e pure una buona fetta di quelli che vanno a vederlo allo stadio. Mi dispiace molto per quelli che ancora ci credono, che seguono la squadra del cuore, che pagano abbonamenti, pay-tv, magliette e sciarpe.

    Gianluca

  7. @theodor: tutto è politica perché tutto è spettacolo, e la politica è solo spettacolo ormai
    @animachecrepita: lo so bene, purtroppo, ma ogni tanto ho voglia di sfogarmi lo stesso
    @daniele: questa storia del presidente del catanzaro è davvero patetica, ma significativa
    oggi ho letto che la squadra dell’atalanta ha scritto una lettera firmata da allenatore e giocatori per prendere le distanze dai violenti della sua curva
    sarà, ma mi sembrano palliativi di facciata
    @choppa: io per il tiro con l’arco o il tiro a segno, o comunque uno sport dove se fai uso di doping rischi di fare veramente del male
    @nicolino: sarebbe stato saggio gestire bene le informazioni che venivano da arezzo, per tutta la mattina sono circolate voci contraddittorie e pericolose, quello che sarebbe successo si capiva fin da subito
    @franco: sì hai ragione, formalmente mi contraddico
    in realtà mi sono messo nei panni dell’ultrà che sentiva i radiogiornali o leggeva gli aggiornamenti su repubblica domenica mattina, su come è stata gestito il flusso di notizie, e facilmente mi sono detto che sarebbe stato facilissimo associare i due eventi
    non dico che si sarebbe potuto evitare l’idiozia collettiva, ma sicuramente si sarebbe dovuto controllare meglio la situazione, quello sì
    quanto al blocco, be’ io lo farei a prescindere da quello che è successo domenica, perché c’è una tensione enorme in giro, e in molti hanno bisogno di una doccia fredda
    @gica: guarda, anche io sono convinto che questa morte con il calcio non c’entri proprio niente
    in nonmiricordoquale blog ho letto “hanno dato la colpa al calcio: ma se questo fatto fosse successo davanti a una discoteca, davano la colpa alle discoteche?”
    @mirelloide: ah, il giuoco della palla nel cesto.. tutta la vita!
    ciao a tutti, e grazie
    luca

  8. si Luchino hai ragione il calcio italiano fa schifo, è sporco e puzza di morte, molto ma molto spesso.
    Cmq Gabriele è morto perchè il poliziotto ha sparato, anzi ha mirato la sua auto e ha sparato, freddamente, senza pensare a nulla, usando un istinto del cazzo..
    I tifosi sbagliano a vendicare in questo modo il loro amico, malgrado non mi sento di dire che la loro spinta di base sia sbagliata..pero’ cosi facendo dimostrano di esser violenti e questo non va bene!

  9. Luca perchè bisognerebbe fermare il campionato? L’hai detto tu stesso che quanto accaduto a questo ragazzo non c’entra col calcio. Ciò che stanno facendo questi ultrà,pure, non c’entra col calcio…Sono episodi di delinquenza organizzata. Neanche a me piace il calcio ma è lo sport nazionale e non deve essere fermato per quattro imbecilli all’ultimo stadio!
    Davide

  10. mah, sono dubbioso… come dici tu l’incidente (se di questo si è trattato) che ha visto la morte del tifoso laziale non aveva nulla a che vedere col tifo negli stadi, le violenze degli ultras, etc. si tratta di una leggerezza da parte di un uomo dello stato che non ha saputo usare con cognizione di causa un’arma da fuoco. Non che questo sminuisca il dibattito, ma è tutt’altra storia… non c’entra una nespola con le successive violenze, strumentali, dei tifosi che non sanno come reprimere l’aggressività e la sfogano su oggetti o, peggio, altre persone.

    A questo aggiungo peraltro la mia innata antipatia per il calcio e il suo spesso triste seguito 🙂

    Alex

  11. Sono d’accordo sul fatto che debba essere lo Stato ad intervenire, visto che i presidenti sono senza ombra di dubbio i primi responsabili e contribuiscono a perpetuare lo status quo, esorcizzando il problema con la solita storia del fisiologico “blocco di tifo violento”, come facevi notare tu.

    1) Campionato finito, da adesso fino al prossimo agosto si ristrutturano gli stadi, si eliminano le piste di atletica e le barriere che rendono le strutture delle verie e proprie gabbie. Sono convinto, infatti, che, da un punto di vista psicologico, muretti, transenne, paletti e tutte quelle altre abominevoli divisioni che esistono negli stadi incitino le persone alla violenza, perche’ rappresentano ideologicamente quei baluardi che si devono espugnare per poter arrivare ad affrontare il nemico, che si trova “oltre la siepe”. Inoltre, il fatto stesso di essere costretti in uno spazio ben definito ti da l’idea di essere protetto da un’aurea divina, da uno scudo invisibile, e ti da un incentivo a delinquere. Se non ce la facciamo a ricostruire gli stadi entro agosto, si ricomincia tra due anni. Sarei anche disposto a pagare di tasca mia (attraverso le tasse comunali) e co-finanziare la ristrutturazione insieme alle societa’ (Comune 30 e Societa’ 70%).

    2) Si acquistano al massimo due biglietti per persona, nominativi, si lascia carta d’identita’ al momento dell’acquisto e si viene iscritti in un registro. Il numero di forze dell’ordine che viene impiegato allo stadio mi sembra sufficiente, semplicemente dovrebbero fare meglio il proprio lavoro. Io sono stato allo stadio due volte in vita mia, e da come m’hanno controllato potevo benissimo far entrare una decina di coltelli e un paio di bombe a mano. Le pistole i poliziotti le lasciano a casa, visto che i manganelli sono piu’ che sufficienti. L’importante e’ che si facciano dei controlli minuziosi all’entrata. Il primo che sgarra, non entra piu’ allo stadio, paga una multa esemplare e presta servizi socialmente utili, fino all’ultimo minuto. Mandarlo a sovraffollare le carceri mi sembra inutile. Le societa’ vengono automaticamente accusate di responsabilita’ oggettiva. Lasciamo stare le multe, che non servono a un cazzo, si cominciano a togliere punti in classifica, fino all’esclusione per i fatti piu’ gravi. Con tutti i soldi che le societa’ risparmierebbero in multe, si potrebbero diminuire drasticamente i prezzi, che mi sembrano francamente eccessivi.

    Per concludere, trovo una piccola contraddizione in quello che dici. Se e’ vero (e io sono d’accordo) che quel ragazzo e’ morto non perche’ fosse un tifoso ma perche’ il poliziotto ha sparato (e faccio fatica a comprendere quello che puo’ essergli passato per la testa), allora non puoi dire che la sua morte e’ avvenuta in circostanze simili a quella dell’ispettore catanese. Sono due cose completamente diverse, e secondo me il campionato non andava fermato. Visto che l’episodio e’ avvenuto al mattino, si doveva spiegare fin da subito la tragica fatalita’ dell’incidente, che niente aveva a che fare con il mondo del calcio. E si sarebbe dovuto giocare in tutti i campi. E’ vero che quel poveraccio stava andando a vedere la Lazio in trasferta ma il fatto che fosse un tifoso non c’entrava assolutamente niente. E se lo sparo avesse raggiunto una vecchietta?

    Alessandro, proud friend.

  12. Mi scuso con Franco, Gianluca e soprattutto Luca, avevo lasciato il mio commento senza aver letto prima quelli degli altri (grave errore), quindi non avevo visto che si era gia’ discusso della contraddizione tra la seconda premessa e il discorso successivo.

    Ale

  13. io lo fermerei per sempre. come tante altre stupidaggini umane. non parliamo di sport perfavore.
    poi non posso dire molto, non sento nè vedo telegiornali italiani.
    il poliziotto alla fine mi fa pena. nota che in genere solo il pensiero mi fa raggrinzire la pelle…
    peace and love

  14. uh quanta gente d’accordo, incredibile
    ma scusate dove stanno quelli che invece hanno bisogno del calcio quasi tutti i giorni? si nascondono come quelli che votano il berlusca?
    ciao
    luca

Scrivi una risposta a tintero Cancella risposta