è stato molto bello, l’altra sera al tg di la7, assistere al modo con cui mentana ha voluto commentare la decisione di dare il daspo di 5 anni a gennaro de tommaso, l’ultrà napoletano che ha confabulato con il capitano hamsik prima della finale di coppa italia di sabato scorso a roma, decisione motivata a quanto pare solo dalle sue scelte in materia di abbigliamento, accostando le furenti dichiarazioni del ministro dell’interno all’immagine dello stesso alfano, qualche tempo fa, manifestante accigliato sotto il palazzo di giustizia di milano in compagnia di tanti suoi pari, per solidarietà verso il loro condannato-ritenuto-innocente di riferimento
un bell’esempio di giornalismo che evidenzia l’incoerenza dei minuscoli politici italiani
cui però non è seguito altro, che io sappia, perché se è vero che dal capo del governo delle larghe intese è arrivato un minaccioso immediato consenso all’aver limitato la libertà personale di un uomo la cui unica colpa è quella di avere scritto sulla propria maglietta l’espressione del suo pensiero, non c’è stato un giornalista che abbia chiesto a uno qualsiasi degli esponenti del suddetto governo se questa mossa non sia configurabile come un’abolizione arbitraria dell’articolo 21 della nostra costituzione, e in base a quale fondamento democratico si dovrebbe accettarne l’opportunità
ma siamo nel terzo mondo dell’uguaglianza dei diritti, quindi non c’è da stupirsi: de tommaso ha tutte le caratteristiche del perfetto capro espiatorio e subirà la sua condanna senza poterne scampare, mentre altri colpevoli fanno le riforme costituzionali
(salta fuori oggi che la trattativa stato-curva, robustamente smentita nei giorni immediatamente successivi alla partita da istituzioni e federcalcio, pare che ci sia stata, e anzi è solo grazie alla mediazione di de tommaso che l’incontro si è svolto senza ulteriori incidenti, senza che il catino dell’olimpico esplodesse di una violenza incontrollabile
a questo punto è evidente che gennaro ha dato dimostrazione di saper usare il suo consenso e il suo potere di rappresentanza davvero per il bene di tutti
sì, esatto, meglio di silvio)